
La pulizia dei pavimenti industriali non è un’operazione semplice. Anche se spesso si ha a che fare con superfici resistenti e non delicate (quindi facili da trattare), le insidie non mancano.
Pulizia pavimenti industriali: quali criticità?
La prima insidia è che, trattandosi di spazi di lavoro, pulire non è mai l’attività principale e, la frenesia del lavoro, potrebbe portare a tralasciare le operazioni legate al cleaning. Questo però è un problema: lo sporco genera sporco e l’incuria genera incuria! In un ambiente sporco e disordinato si moltiplicano le probabilità di incidenti, la qualità del lavoro diminuisce e con essa anche i livelli di sicurezza, aumentano invece i rischi di infortuni per le persone e deterioramento per le merci.
Le dimensioni rappresentano un’altra sfida. La pavimentazione di un magazzino o di uno stabilimento industriale può essere una superficie piuttosto vasta. Questo rende complicato, se non impossibile, effettuare delle pulizie “improvvisate”; implica invece la necessità di organizzare gli interventi con tempistiche e strumenti atti a procedere con efficienza.
A ciò si aggiunge che spesso non è chiaro chi debba occuparsi delle operazioni di pulizia o del loro coordinamento: potrebbe essere una mansione che spetta ai lavoratori stessi, oppure potrebbe essere il responsabile del magazzino/stabilimento a dover organizzare anche queste attività. Non tutte le realtà mettono in chiaro questo aspetto, il risultato è che si accumulano resti di imballaggi e lavorazioni, polveri, sporco…
Altro aspetto critico, legato all’operatività, riguarda gli ambienti dove il lavoro è a ciclo continuo. In questi spazi, dove le attività non si interrompono mai (o quasi), bisogna fare le pulizie mentre le persone lavorano e i mezzi sono in funzione. In questo caso il cleaning deve essere efficace ma anche discreto per non interferire col lavoro.
Pavimenti industriali: i materiali
Le pavimentazioni industriali sono solitamente realizzate in materiali robusti, resistenti al passaggio di mezzi, in grado di ospitare varie tipologie di lavoro e che non vengono compromessi dall’usura.
I principali materiali che troviamo nei pavimenti di siti industriali e magazzini sono:
Cemento
Il cemento è uno dei materiali più comuni per i pavimenti industriali. È resistente, economico e può essere facilmente personalizzato con colori e finiture diverse.
Resina
Le pavimentazioni in resina sono resistenti agli agenti chimici, all’usura e alle macchie. Sono spesso utilizzate in ambienti come laboratori chimici e industrie alimentari.
Piastrelle in ceramica
Le piastrelle in ceramica sono durevoli e facili da pulire. Sono ideali infatti per aree che necessitano di pulizia costante o esposte a umidità.
Legno
Il legno viene utilizzato più di rado, si tratta di legno trattato, utilizzato in ambienti industriali meno intensivi, dove la tipologia di lavoro consente di fare anche una scelta estetica. Il legno infatti conferisce un aspetto accogliente, naturale e caldo all’ambiente, richiede però più manutenzione delle altre pavimentazioni.
Altre caratteristiche dei pavimenti industriali
A secondo del tipo di stabilimento/magazzino, il pavimento può dover rispondere a delle esigenze specifiche.
Spesso deve essere adatto a sostenere attività intensive e pesi elevati, non solo delle merci ma anche delle macchine, sia in movimento che statiche, a sollecitazioni meccaniche costanti, come il passaggio di veicoli pesanti e all’usura da calpestio.
L’antiscivolo è un’altra qualità spesso ricercata nei pavimenti industriali perché consente di avere maggior controllo negli spostamenti. Di solito si ottiene con superfici ruvide o scanalate che riducono il rischio di scivolamenti e cadute. Sono fondamentali in ambienti in cui si lavora con liquidi o oli.
Pavimenti conduttivi e resistenza chimica: queste due caratteristiche dipendono molto dal tipo di attività che si svolgono sopra al pavimento. I pavimenti conduttivi servono a dissipare l’elettricità statica; i settori come quello chimico hanno invece bisogno di superfici che non si danneggino a contatto con sostanze chimiche corrosive.
In ogni caso tutti i pavimenti è bene che siano anche facili da pulire. La pulizia regolare è infatti essenziale per mantenere gli standard di igiene e sicurezza. I pavimenti industriali devono essere facili da pulire e sanificare.
Macchine per la pulizia dei pavimenti industriali:
Spazzatrici
Queste macchine utilizzano spazzole rotanti per rimuovere detriti e polvere dai pavimenti. Le spazzatrici industriali, stradali e le motoscope trovano applicazione in decine di contesti sia in ambiente interno che esterno. Garantiscono una pulizia profonda sia dai residui più grossolani che dalle polveri più sottili su ogni tipo di pavimento e superficie.
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Lavasciuga
Queste macchine combinano l’azione di spazzole e aspirapolvere per lavare e asciugare i pavimenti in un’unica passata. Sono efficaci per la pulizia di pavimenti in resina epossidica o piastrelle. Questi moderni mezzi per la pulizia professionale degli ambienti garantiscono una detersione profonda delle superfici e un’asciugatura veloce, anche negli ambienti più affollati.
Idropulitrici
Le idropulitrici professionali, alimentate con motori endotermici o elettrici, permettono una pulizia profonda di pavimentazioni, pareti, macchine e mezzi grazie alla possibilità di regolare la pressione e la temperatura dell’acqua.
Sono utilizzabili con diversi tipi di detergenti professionali per sanificare a fondo ambienti e macchinari.
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Aspiratori
Gli aspiratori professionali e i bidoni aspiratutto sono macchine molto versatili e robuste, imprescindibili quando si tratta di rimuovere polveri, liquidi, olio, segatura e altro sporco. Gli aspirapolvere professionali sono equipaggiabili con filtri adatti a trattenere anche le polveri più sottili (dannose per la salute) e, a seconda del modello, possono essere certificati ATEX (ideali per gli ambienti a rischio incendio ed esplosione).