
Cantiere Rossini è una realtà nata nel 2015 dai vecchi cantieri navali di Pesaro. Nei due grandi edifici dell’azienda oggi ci si dedica alla manutenzione e refitting di grandi yacht.
L’attività cantieristica è focalizzata nell’organizzazione certosina di ogni spazio di manovra: l’obiettivo è consentire un lavoro scevro da rischi legati alla sicurezza per gli operatori; devono poter svolgere le attività sulle fiancate delle imbarcazioni da diporto, che spesso raggiungono anche i 50 metri di lunghezza e sono distanti tra loro non più di 4-6 metri.
Con lo sviluppo delle sue attività, per Cantiere Rossini si è reso necessario un ulteriore mezzo di sollevamento, compatto e multifuzionale, con possibilità di operare a 360°.
Solo dopo un’approfondita visita al cantiere di Pesaro, Merlo è stato in grado di reperire la soluzione più idonea per il suo cliente.
“La necessità era quella di un mezzo compatto, con la possibilità di operare a 360°, come il ROTO40.18 – commenta Christian Veronese, area manager di Merlo. Le diverse esigenze operative potevano essere soddisfatte grazie all’ampia offerta di attrezzature che realizziamo direttamente in casa. Le attrezzature selezionate sono state una piattaforma trilaterale da 2,3 metri che si apre fino a 4,5 metri, un verricello, un gancio fisso e le tradizionali forche, per effettuare tutte le lavorazioni richieste. In più, abbiamo consigliato il radiocomando, che consente di manovrare le funzioni della macchina da remoto”.
La soluzione Merlo per la cantieristica navale
Grazie a questa soluzione, Cantiere Rossini può svolgere oltre il 50% delle attività di movimentazione con una sola macchina, senza interventi di fornitori esterni, operando con facilità anche negli spazi ridotti tra le fiancate delle imbarcazioni.
Una soluzione che consente di pianificare rapidamente il lavoro, in maniera semplice e sicura.
Compatto, maneggevole e dinamico, tra i più piccoli della gamma, il sollevatore telescopico vanta prestazioni di alto livello. Le sue caratteristiche vincenti sono esaltate ulteriormente dalle attrezzature che Merlo produce internamente, che si possono agganciare e sganciare in un attimo, conferendo al mezzo una forte identità poliedrica.
“Il ROTO40.18 è stata la scelta migliore che potessimo fare – afferma il responsabile tecnico del cantiere Alfonso Postorino -. È una macchina ibrida, tra muletto e gru e la navicella per il sollevamento delle persone lo trasforma in una piattaforma telescopica. E’ come avere più macchine in una”.
ROTO40.18 di Merlo: ergonomia e dimensioni compatte
Sicurezza e comfort sono assicurati grazie ad un’ampia cabina insonorizzata e alle vibrazioni ridotte al minimo. Lo spazio visuale rimane ampio, con porta apribile a 180°.
Inoltre, l’estensione del braccio telescopico fino a 17,7m in combinazione con la torretta girevole, gli operatori di muoversi tra le aree di intervento senza dover riposizionare la macchina. Tutte caratteristiche che rendono il mezzo: facile da usare e versatile.
Tra i punti forza del ROTO40.18 di Merlo:
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Cabina certificata FOPS e ROPS, larga 1010 mm, con superficie vetrata – ideale per comfort e massima visibilità;
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Torretta girevole che consente di raggiungere diverse aree di intervento senza riposizionare la macchina;
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Dimensioni compatte, larghezza 2240 mm, lunghezza 6030 mm e altezza 2980 mm;
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Facilità di manovra e utilizzo grazie ai comandi intuitivi ed ergonomici che consentono una maggiore fluidità;
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Attrezzature intercambiabili sostituibili semplicemente grazie al sistema esclusivo Tac-lock per il bloccaggio idraulico degli attrezzi
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Braccio telescopico con altezza di sollevamento fino a 17,7 metri.
Per ulteriori approfondimenti: MERLO ROTO40.18