
Se non ora quando? Così si è aperto il 31° Congresso Nazionale dei Noleggiatori, l’appuntamento annuale dell’associazione Assodimi/Assonolo che ha trovato l’ospitalità del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, a metà tra i Comuni di Napoli e Portici. Con la vista sul golfo partenopeo e del Vesuvio e circondati da locomotive che hanno fatto la storia della rotaia italiana, nella mattinata del 29 settembre sono stati affrontati argomenti economici, partendo dal livello globale con il contributo della giornalista Mariangela Pira, osservando l’andamento dei settori complementari al noleggio e fino all’analisi del comparto presidiato da Assodomi/Assonolo. Nel pomeriggio, invece, è stata presentata la novità dell’European Rental Week, si è affrontato il problema della difficoltà di reperire personale con Debora De Nuzzo e si è chiuso delineando le prossime sfide e opportunità di un settore effervescente come quello del noleggio. L’evento ha registrato il tutto esaurito con oltre 500 partecipanti.
Verso un noleggio sempre più professionale
Ad aprire le danze del 31° Congresso dei Noleggiatori è il padrone di casa, il direttore del Museo di Pietrarsa Oreste Orvitti: “Siamo immersi nella storia della ferrovia, più in generale nella storia delle macchine e dell’industria – ha detto – Ma questa è anche la storia dell’essere umano che attraversa un arco di tempo dal 1840 al 1975 quando è nato il museo che ospita il centro congressi più grande del Sud Europa.” Il congresso si è svolto nel Salone delle Locomotive dove sono esposte 50 macchinari a vapore d’epoca, creando un’atmosfera unica, e sotto la conduzione di Chiara Stile.
“Ogni anno salire sul palco del congresso è sempre emozionante, siamo nella location più bella mai avuta – rompe il ghiaccio il presidente di Assodimi/Assonolo Mauro Brunelli – Vogliamo unire, come abbiamo dimostrato con l’evento di ieri sera, e non dividerci tra concorrenti ma cercare la collaborazione. Vogliamo marcare la differenza tra un noleggio qualsiasi e quello professionale: firmare un contratto seguendo le condizioni del cliente non è professionale. Dobbiamo educare i nostri clienti, oggi e sempre la nostra associazione è pronta a supportarvi.” Fanno eco le parole di Lorenzo Moretti, responsabile comunicazione di Assodimi/Assonolo: “Per creare e progettare attività che rispondano alle esigenze degli associati serve una grande organizzazione, questo grazie alla fitta rete di relazioni costruita negli anni e alla forza degli associati. Assodimi si è mossa su più fronti per venirvi incontro nella vita associativa, in quella istituzionale stiamo spingendo per un decreto legge sul noleggio, in quella formativa perché crediamo nella professionalità del settore. Ad oggi continuano 511 associati e continueremo a girare l’Italia.” Ai saluti iniziali si è unito Marco Prosperi, direttore di Assodimi/Assonolo, che per animare il Congresso ha lanciato un sondaggio live per conoscere in tempo reale il parere dei consociati: “Se non ora quando? È la domanda e il titolo del congresso perché non bisogna aspettare il mercato e i clienti. Voi dovete essere proattivi ed avere l’esigenza di essere noleggiatori professionali. Nel 2023 abbiamo avuto un indice di noleggio molto elevato, facciamo tantissima formazione e veniamo incontro alle vostre richieste”.
Pira: “In un’economia incerta il noleggio fa la differenza”
C’era grande attesa per la prima dei grandi ospiti voluti da Assodimi/Assonolo. Focus macroeconomico italiano con Mariangela Pira, giornalista e reporter di SkyTg24: “L’economia globale in questo momento sta vivendo un grande problema. Stiamo resistendo, le cose stanno andando bene ma non è detto che il quarto trimestre vada così bene – esordisce dal palco del Salone delle Locomotive l’esperta in economia – Il problema arriva dalla Cina: la loro economia è in difficoltà, c’è il presidente Xi Jinping a cui non importa dei ricchi imprenditori ma il benessere della collettività. Questo porta ad un rallentamento e la Cina è in deflazione mentre noi siamo in inflazione. Si scatena un effetto domino che colpisce la Germania, legata alla Cina, e di conseguenza quella parte di Italia che è legata a sua volta alla Germania. E poi c’è il problema dell’economia statunitense: l’economia americana può reggere quattro shock insieme? Ci sono gli scioperi nel settore automotive, lo shutdown, il prezzo del petrolio che si sta riprendendo e la questione dei prestiti agli studenti.”
In un quadro generale di crescita ma di una marcia verso l’incertezza, emergono le peculiarità del settore del noleggio: “Le borse in Europa e negli Usa stanno andando bene, i soldi per gli investimenti circolano e i mercati stanno girando – continua Pira – Gli operatori dicono che potrebbe esserci a breve un’inversione di marcia. Un settore come quello del noleggio di solito emerge in tempi magra, una situazione negativa non lo è per tutti. Stiamo vivendo un momento di rincaro dei prezzi. Se non ora quando? è il titolo del Congresso ma è una domanda giusta. Difficile fare previsioni perché siamo immersi in molti shock. È più utile guardare i dati, i dati ci dicono che non ci sarà una deglobalizzazione ma ci sarà una regionalizzazione, una globalizzazione diversa. Quando Russia e Arabia Saudita tagliano il petrolio, sale il prezzo e si crea volutamente un problema per il mondo intero. Se tagli la produzione hai il coltello dalla parte del manico. E poi c’è la BCE che ha rialzato i tassi, la BCE decide il nostro quotidiano, decide il prezzo del mutuo, a quanto ci finanziamo e la spada di Damocle del debito pubblico. La BCE ha un unico metodo per fare scendere prezzi e inflazione, cioè alzare i tassi. Quando alzi i tassi, finanziarsi e fare un mutuo è più costoso, il punto è rallentare l’economia così si raffredda l’inflazione. I tassi sono stati alzati troppo velocemente, non era mai successo. Se avessero capito prima che l’inflazione non era temporanea, si sarebbero creati meno problemi alzando gradualmente i tassi. La Germania spinge assieme agli altri paesi nordici la BCE a comportarsi in questo modo: i consumi sono fermi e bisogna fermare l’aumento dei prezzi per far ripartire l’economia. L’Italia chiede di non alzare i tassi perché siamo morsi da due lati, da una parte non si possono trovare finanziamenti e dall’altra ci sono prezzi più alti per l’inflazione: si chiedono le stesse cose ma in modo diverso.”
Sui tassi di interesse si sofferma la giornalista Pira verso la conclusione del suo intervento: “Quanto rimarranno così a lungo i tassi elevati? Le aziende possono permetterselo? Ho fatto una previsione: il 4,5% di oggi rimarrà per tempo, si scenderà al 3,75% solo nel 2025. È un problema per le società tecnologiche e le start-up che devono indebitarsi.” Si torna a guardare nel Belpaese per fare i conti con la produzione interna: “Le prospettive economiche in Italia della commissione europea prevedono una crescita del PIL dello 0,9% nel 2023 e dello 0,8% nel 2024. Secondo il governo Meloni, però, crescerà dell’1,2% quest’anno e sulla base di ciò base di cui si farà la legge finanziaria: dovesse esserci un rigurgito dell’inflazione, questo vuol dire che il debito non scenderà e deve andare tutto perfettamente come ha previsto dall’esecutivo, una piccola variabile può stravolgere, si pone rimedio andando sul mercato e indebitandosi ancora.” Un ultimo passaggio sul PNRR: “Dovrebbe guardare al futuro – chiude Pira – Invece qualsiasi governo, e non solo questo, pensa solo a quello che farà il prossimo anno.”
Come vanno i settori dell’industria e delle costruzioni?
Il settore del noleggio è alimentato in buona misura dalle costruzioni e si intreccia con il comparto dell’industria. Doveroso un excursus con gli esperti per proseguire il focus economico della mattinata con Sergio Piazza, Vice-Presidente di Ance nazionale e Presidente della Consulta delle Specializzazioni, esprime ottimismo riguardo al settore del noleggio, nonostante le incertezze nelle previsioni economiche: “Il comparto delle costruzioni negli ultimi due anni è andato bene, ora le previsioni sono incerte. Ma noi siamo imprenditori e siamo ottimisti di natura e crediamo in quello che verrà. Il superbonus vede crediti incagliati che metteno in difficoltà le aziende, le previsioni vedono dei rallentamenti ma credo continuerà la crescita.”
D’altra parte, Maurizio Manfellotto, Past President di Unione Industriali Napoli e Chairman di Hitachi Rail, è meno ottimista. Egli evidenzia le sfide che il settore manifatturiero sta affrontando a causa degli effetti post-Covid e delle tensioni geopolitiche: “La manifattura sta subendo problemi creati dopo il Covid e per la guerra in Ucraina: ci sono gravi conseguenze in termini di incremento dei prezzi, la crisi dell’elettronica è drammatica con i tempi di consegna che diventano estremamente lunghi. L’unica possibilità di reagire sono gli investimenti ma manca la politica da almeno 10 anni che sta disperdendo risorse in modo inspiegabile. Abbiamo perso l’abitudine a fare le cose, facciamo ipotesi ma non concretizziamo. Sul ponte Morandi, per esempio, ci siamo vantati di averlo rifatto in due anni ma sono stati fatti 531 ponti fatti nell’autostrada del sole in 4 anni in tempi dove c’erano meno tecnologie. Servono tre attori: Confindustria dovrebbe impegnarsi di più, il sindacato deve smetterla di fare ideologia e la politica deve essere più presente.”
Analisi e previsioni del noleggio italiano con Della Puppa
L’analisi del mercato e del noleggio italiano si rivela un compito intricato e affascinante, in cui l’esperto Federico Della Puppa, Responsabile area analisi di Smartland e Centro Studi Assodimi, ci offre una prospettiva illuminante. Sempre di più i dati offrono una visione approfondita del mercato e del noleggio italiano, sottolineando sfide, opportunità e necessità di adattarsi ad un ambiente in costante evoluzione. Nell’economia in generale domina l’incertezza, le previsioni tradizionali non sono più sufficienti: “Oggi si potrebbe pensare che si sta andando verso un rallentamente che ovviamente c’è – esordisce Della Puppa – Non si possono più fare previsioni come nel passato, siamo in un’economia completamente non lineare e bisogna osservare i dati mese per mese. Ricollegandomi a quello che ha detto Pira, noi ci siamo accorti del cambiamento mentre la BCE sta governando con le stesse regole dell’economia lineare del passato, applicando l’aumento dei tassi perché si è sempre fatto così. Dall’inizio del 2020 c’è una crescita vertiginosa dei tassi, dallo 0,5% al 4,25% di oggi. Il settore del noleggio è in crescita ma gran parte della crescita nominale è mangiata dall’inflazione.”
Il noleggio è in crescita, sì, ma sorgono domande sulla sostenibilità economica, specialmente per le imprese di piccole e medie dimensioni che stanno vivendo eccezionali trend positivi: “Nel 2022 abbiamo analizzato 150 bilanci che hanno registrato 1,9 miliardi di euro di fatturato e 188 milioni di utile, pari al 9,8% della produzione – continua Della Puppa – Nel 2021 la crescita del fatturato è stato del 22,8%, nel 2022 del 23%: in un biennio abbiamo fatto un +51,1%. Ma riusciamo a stare al passo di un trend del genere? Crescite del genere non si possono supportare e sopportare, se non ci sono organizzazione e capacità non è possibile consolidarsi. Se osserviamo le imprese che fatturano tra i 5 e i 10 milioni, la crescita è del 102,6%, cioè hanno raddoppiato. Attenzione perché le crescite, oltre che essere positive, possono essere pericolose.”
Il focus si sposta quindi sui settori che hanno registrato la crescita più significativa: “Dove si è cresciuto di più? – questa la domanda che si pone l’analista – Nell’energia +142%, nel nolo eventi +216,5% (perché nel 2020 non si facevano manifestazioni per il covid), con i ponteggi +173,8% grazie al superbonus. Si tratta di occasioni straordinarie che se non vengono affrontate bene possono diventare un fattore critico in futuro. Il nuovo gioco del noleggio è il “salto di classe”: nel 2020 avevamo solo 17 aziende che fatturavano da 5 a 10 milioni, oggi sono 45. C’è un rafforzamento del sistema noleggio. Dentro a ciò si nascondono degli elementi positivi di forza del mercato, dall’altro c’è bisogno di personale adeguato e formazione.”
Una panoramica interessante emerge quando si esamina la composizione del fatturato, così prosegue Della Puppa: “I fatturati da che cosa derivano? In base al nostro campione, il 50% del fatturato è costituito dalle vendite, il noleggio è al 29% e i servizi sono al 21%. La vendita è rilevante per le imprese di piccole dimensioni, meno per le aziende di grandi dimensioni. Il trend positivo vale anche per i primi 8 mesi del 2023 anche se c’è un rallentamento rispetto al 2022, si nota che le grandi aziende crescono un po’ di più. Focalizzandoci sul noleggio, ci sono differenze geografiche con una crescita del 78% al nord e del 70% al sud, +70% per le aziende di piccole dimensioni e +88,5% per quelle di grandi dimensioni. Il noleggio sta vivendo una fase sganciata dalle dinamiche complessive dell’economia a differenza delle vendite.”
Nel quadro dei dati raccolti, emerge l’importanza del software nell’organizzazione del noleggio e si mette in luce il problema principale: la ricerca di personale qualificato. “Quali sono i comparti che sono cresciuti di più? – continua l’analisi Della Puppa – Hanno beneficiato molto sollevamento e piattaforme, anche i trasporti non stanno andando male e tutto ciò è legato all’edilizia diffusa nel territorio. Ad oggi la maggior parte dei fondi del PNRR hanno finanziato i progetti e i primi lavori, nel 2024 e nel 2025 dovranno essere portati a compimento i lavori programmati. Quali saranno le strategie dei noleggiatori nel 2023? Il 75% di essi punta all’aumento del parco macchine, il 62% spinge sulle nuove tipologia di macchine e il 60% cerca nuovo personale dedicato al noleggio. L’organizzazione non è solo fatta da persone ma anche da software che è uno delle principali leve per essere competitivi. Il problema principale di oggi è la ricerca del personale per il 66% del campione. Sui clienti, il 68% è costituito da vecchi clienti, il 18% da nuovi clienti conosciuti, forse strappati dalla concorrenza, mentre il restante 18% si è approcciato per la prima volta al mondo del noleggio.”
Infine, si passa alle previsioni e si nota che il noleggio è un settore anticiclico con dinamiche uniche che lo differenziano dagli altri comparti economici. “Abbiamo rivisto al rialzo il valore del 2022 con il 21,3% di crescita, nel 2023 si prevede una crescita del 14,1%, +7,1% nel 2024 – chiude Della Puppa – Non sembra molto ma ci siamo “viziati” negli ultimi anni: è comunque una dinamica positiva, per chi sa coglierla, ed è un incentivo a continuare a fare bene e se possibile meglio, cioé strutturandosi. Nel 2023 abbiamo abbattuto il muro dei 3 miliardi di euro di fatturato, per la precisione sono previsti 3.052 milioni di euro, nel 2024 si sale a 3.270. Sono soglie destinate a non scendere, il futuro del noleggio è quello di un settore che ha dinamiche diverse rispetto agli altri comparti. Attenzione, quindi, alle comparazioni con il trend economico generale perché il noleggio è anticiclico, ha dei driver che produce degli output non comparabili con gli altri settori e che ne supportano le potenzialità. Quest’anno diventa importante il “dove”: non tutti i territori rispondono in modo univoco al noleggio, ce ne sono alcuni che non sono ancora stati “educati”. Datevi da fare, se non ora quando?”
Nasce l’European Rental Week
Nel pomeriggio è stato presentato l’European Rental Week, l’evento dedicato alla promozione dell’industria del noleggio in tutta Europa. Ogni anno, nella seconda settimana di ottobre, si offre l’opportunità per il settore di collaborare in modo sinergico e imparare dagli altri a beneficio di tutti i partecipanti. In questo 2023, la Settimana Europea del Noleggio si terrà dal 9 al 15 ottobre e avrà come tema principale “Investire nelle persone”. L’obiettivo è concentrarsi sull’industria del noleggio come datore di lavoro e sottolineare l’importanza delle persone nel successo del settore. Le aziende di noleggio e le associazioni sono incoraggiate a evidenziare le opportunità, le carriere, lo sviluppo e la formazione offerti dal settore a individui provenienti da diverse esperienze di vita. Ogni azienda di noleggio può partecipare in modo autonomo, organizzando piccoli eventi o condividendo materiale sui social media utilizzando l’hashtag #WorkInRental e avendo così la possibilità di vincere un viaggio a Lisbona per la convenzione ERA 2024.
A presentare la nuova iniziativa è stata Carole Bachmann, manager di European Rental Association: “L’ERA è nata nel 2016 ed ha avuto subito grande successo perché sono state tante le imprese che sono cresciute e, quindi, avevano dei bisogni maggiori. Ora contiamo 120 membri che rappresentano 5 mila operatori del settore, per lo più del mondo delle costruzioni ma anche dell’ambito agricolo e industriale. Collaboriamo con fornitori, clienti, autorità pubblica e otto associazioni che rappresentano le attività di noleggio nel mondo. Il lavoro dell’ERA è fatto dai comitati e dai gruppi di lavoro, siamo in 15 Paesi europei che rappresentano 24,6 miliardi di volume d’affari, in crescita del 7,9%, e i mercati più grandi sono quelli del Regno Unito, della Francia e della Germania che da soli ne costituiscono il 60%. Stanno crescendo anche i Paesi più piccoli come Cechia e Polonia, da quest’anno si è aggiunto il Portogallo. Il rapporto ERA 2023 sarà disponibile a ottobre e gratuito per tutti i soci Assodimi/Assonolo.”
Ora nasce un’intera settimana dedicata all’attività nel noleggio, con l’obiettivo di diffonderne la professionalità e accattivare i giovani: “La Rental Week è la novità lanciata dall’ERA – spiega Bachmann – L’idea è del comitato di promozione, l’intenzione è diffondere l’attività di noleggio. La settimana del noleggio è dal 9 al 15 ottobre, ogni anno sarà sempre nella seconda settimana di questo mese. Durante i 7 giorni le associazioni parleranno di noleggio, si creerà una grande energia di attrazione in tutta Europa. Che cosa facciamo quest’anno? Abbiamo deciso di parlare delle persone, di comunicare con i giovani e le nuove risorse per coinvolgerli. Tutti sono liberi di proporre perché è un progetto nuovo, servono sempre valori aggiunti.”
Sorbillo: “Offrire la propria unicità”
Nel corso del pomeriggio, un grande ospite per il 31° Congresso dei Noleggiatori come Gino Sorbillo, uno dei pizzaioli più rinomati in Italia. Nel suo appassionante discorso, ha condiviso preziosi insights sull’impresa e sul prodotto. Sorbillo ha un approccio unico che fonde il fascino del passato con l’innovazione moderna, sottolineando che nulla dovrebbe mai stagnare nel passato. Egli dedica ogni giorno alla costante ricerca di miglioramenti, sottolineando l’importanza dei rapporti con i fornitori, i quali, grazie alla qualità dei loro prodotti, gli consentono di servire pizze di altissima qualità. Sorbillo ha incoraggiato a perseverare, a sviluppare un progetto unico e a creare un’identità, senza copiare gli altri, ma offrendo l’unicità. Questi ingredienti – unicità e miglioramento costante – sono essenziali per affrontare e gestire l’imprevedibilità con successo.
De Nuzzo: “Creare benessere e valorizzare le competenze”
A seguire è salita sul palco Debora De Nuzzo, formatrice e coach del mindset. Ha esordito illustrando le differenze tra mentalità aziendali: alcune aziende seguono un mindset tradizionale, spesso legato alla frase “abbiamo sempre fatto così”, mentre altre adottano un mindset dinamico, con la filosofia “il cambiamento è un’opportunità“. Quest’ultimo mindset si è dimostrato una risorsa cruciale per affrontare l’imprevedibilità e attrarre nuovi talenti, specialmente tra i giovani della Generazione Z. Dopo la pandemia da COVID-19, i lavoratori hanno rivisto il loro approccio al lavoro, con il 53% che pone una maggiore enfasi sulla salute e il benessere rispetto alla carriera. Il 33% dei lavoratori considera la possibilità di cambiare lavoro entro un anno. Questa statistica riguarda tutti i lavoratori, ma è particolarmente rilevante per la Generazione Z. Cosa cercano i giovani di questa generazione? Stipendi competitivi, una buona qualità della vita, benessere mentale, coinvolgimento negli obiettivi aziendali, riconoscimento delle proprie competenze e opportunità di crescita. De Nuzzo ha enfatizzato l’importanza delle competenze, sottolineando che la passione da sola non è sufficiente. Quello che i lavoratori desiderano è sentirsi soddisfatti del proprio lavoro e competenti in esso. Per trovare e trattenere i dipendenti in azienda, è fondamentale creare un piano di benessere organizzativo che valorizzi e potenzi le competenze attraverso tre passaggi chiave: formazione, coaching ed esperienze legate al benessere.
Sfide e opportunità del noleggio
Il panel conclusivo del 31° Congresso dei Noleggiatori ha visto protagonisti Giuseppe Destro, Direttore Commerciale di D’Avino Grandi Macchine e Coordinatore Gruppo Sud di Assodimi, Andrea Riganelli, Responsabile Innovazione di Rimac, e Daniela Niederstaetter, Titolare e Responsabile della Gestione del Personale di Niederstaetter, ha fornito un interessante spaccato sulle sfide e le opportunità nel settore delle macchine industriali, con un focus particolare su noleggio, innovazione e gestione del personale.
Andrea Riganelli ha sottolineato l’importanza della digitalizzazione nel settore, riconoscendo che i clienti oggi cercano esperienze rapide e snelle. Ha evidenziato come la digitalizzazione, inclusa la presenza online attraverso un sito web e l’uso dei social network, sia cruciale per l’interconnessione con il mercato e per ottimizzare la velocità e l’efficienza dei servizi. La sostenibilità è stata un altro punto chiave evidenziato da Riganelli, sottolineando che sempre più cantieri richiedono macchinari elettrici a basse emissioni, dimostrando l’importanza di adottare processi ecologici.
Daniela Niederstaetter ha parlato dell’approccio centrato sul valore umano nell’azienda di famiglia, sottolineando la qualità non solo dei prodotti, ma anche nella selezione e formazione del personale. Ha enfatizzato l’importanza di creare un ambiente familiare all’interno dell’azienda e di investire nella crescita personale dei dipendenti. Ha evidenziato l’importanza della formazione specializzata per gli operatori del cantiere, utilizzando macchinari di ultima generazione, come mezzo per coinvolgere e preparare i giovani lavoratori.
Giuseppe Destro ha affrontato la sfida della mancanza di una connessione efficace tra domanda e offerta nel mondo del lavoro, sottolineando la necessità di una migliore collaborazione tra le imprese, le scuole, gli istituti tecnici e le università. Ha riconosciuto che le aziende devono assumere un ruolo attivo nella creazione di programmi formativi e nella sensibilizzazione dei giovani sulle opportunità del settore. Destro ha sottolineato l’importanza di essere “smart” nel coinvolgimento dei giovani e nell’adattamento alle loro esigenze, anziché cercare di riprodurre il passato.