
Lavorare in un ambiente industriale è spesso un equilibrio tra produttività ed essenziale sicurezza. Nel cuore del Piemonte, un incidente tragico ha messo in luce la necessità di una migliore comprensione delle dinamiche infortunistiche e degli aspetti organizzativi connessi alla sicurezza sul lavoro. La storia di “La Striscia Invisibile” (A cura di Alessandro Sansonna, Valeria Filardo, Servizio PSAL Asl NO, tratta dal repertorio delle “Storie d’infortunio” rielaborate dagli operatori dei Servizi PreSAL delle ASL piemontesi a partire dalle inchieste di infortunio, e raccolte nel sito del Centro regionale di Documentazione per la Promozione della Salute della Regione Piemonte (Dors)) ci offre un’opportunità unica per esaminare gli eventi che hanno portato a un grave infortunio sul lavoro e per scoprire come un approccio basato sullo studio di casi può portare a soluzioni preventive.
Il contesto lavorativo a rischio
Nel cuore del Pitagora, il Piemonte industriale, esiste un settore produttivo che si dedica alla cura della persona. All’interno di quest’ambiente frenetico e in costante evoluzione, la sicurezza dei lavoratori è una priorità assoluta. Tuttavia, spesso, le aziende si trovano ad affrontare sfide uniche legate all’uso promiscuo delle aree di lavoro da parte di mezzi e pedoni. Ecco dove inizia la storia di Franco, un dipendente dell’ufficio spedizioni.
Il drammatico incidente
Il giorno dell’incidente, Franco si trovava nel reparto delle merci, impegnato nella verifica dei bancali in partenza e in transito. Un collega, alla guida di un carrello elevatore, stava caricando pallet a bordo di un veicolo. Dopo aver posato un bancale sul rimorchio, il conducente ha iniziato a retrocedere e svoltare a sinistra. In quell’istante, Franco si è trovato sulla traiettoria del veicolo. Il muletto, con le sue ruote posteriori, ha schiacciato il suo piede sinistro, causando un infortunio grave che avrebbe potuto essere evitato.
Prevenire per proteggere
La storia di Franco ci insegna l’importanza di una pianificazione adeguata della sicurezza sul lavoro. Il datore di lavoro, in questo caso, avrebbe dovuto considerare la coesistenza di mezzi e pedoni nello stesso spazio di lavoro e predisporre un piano di viabilità aziendale. Questo piano deve contenere regole chiare di circolazione e misure organizzative atte a garantire la sicurezza dei lavoratori rispetto ai rischi legati all’uso di carrelli elevatori e di altri mezzi di trasporto.
Elementi chiave del piano di viabilità aziendale
- Stato della Pavimentazione: La pavimentazione deve essere ben mantenuta per evitare buche o avvallamenti pericolosi.
- Segnaletica Adeguata: Chiara segnaletica deve essere posizionata in modo da indicare chiaramente la viabilità aziendale e i potenziali pericoli.
- Spazi Riservati alle Merci: Dedicare aree specifiche allo stoccaggio delle merci, lasciando liberi i passaggi per la circolazione dei pedoni e dei mezzi.
- Separazione tra Carrelli e Pedoni: Creare corsie distinte per carrelli e pedoni per ridurre le interferenze e i rischi di investimento.
- Misure di Sicurezza: Implementare misure come limiti di velocità, l’uso di specchi in punti critici e l’uso di barriere di protezione.
- Percorsi di Esodo Sicuri: Le uscite di sicurezza devono essere sempre libere e accessibili.
- Informazione ai Lavoratori: I lavoratori devono essere informati sul piano di viabilità aziendale e sulle procedure di sicurezza.
- Controllo Aziendale: Deve essere designato un responsabile per il controllo periodico delle procedure di sicurezza.