Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’INAIL entro il mese di agosto sono state 383.242 (-20,9% rispetto ad agosto 2022), 657 delle quali con esito mortale (-3,0%).
In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 48.514 (+23,2%).

Sono i dati presentati dall’Istituto relativi ai primi 8 mesi del 2023.
Vediamo nello specifico come si delinea l’andamento infortunistico.

Denunce di infortunio

Le denunce di infortunio presentate all’Inail entro il mese di agosto 2023 sono state 383.242, in calo rispetto alle 484.561 dei primi otto mesi del 2022 (-20,9%), in aumento rispetto alle 349.449 del 2021 (+9,7%) e alle 322.132 del 2020 (+19,0%), e in diminuzione rispetto alle 416.894 del 2019 (-8,1%).

Nell’agosto di quest’anno il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un -24,8% nella gestione Industria e servizi, un +0,4% in Agricoltura e un +0,2% nel Conto Stato. Si osservano decrementi degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori produttivi, anche nel Trasporto e magazzinaggio (-50,8%).

L’analisi evidenzia una diminuzione delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente al Sud (-27,3%) e nelle Isole (-26,7%), seguite da Nord-Ovest (-24,3%), Centro (-20,7%) e Nord-Est (-12,9%).
Tra le regioni con i maggiori decrementi percentuali si segnalano la Campania, la Liguria, il Molise e il Lazio.

Il calo è legato sia alla componente femminile (-34,5%) sia a quella maschile (-11,0%). Il decremento ha interessato i lavoratori italiani (-24,2%), comunitari (-17,0%) ed extracomunitari (-1,4%).
I cali riguardano tutte le classi di età ad eccezione di quella degli under 20, che registra un +12,6% dovuto all’aumento infortunistico degli studenti.

Casi mortali

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nei primi otto mesi 2023 sono state 657, 20 in meno rispetto all’agosto 2022.

Si registra un decremento solo dei casi mortali in itinere, scesi da 181 a 157, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro passano da 496 a 500.

Dall’analisi territoriale emerge un calo nel Nord-Est (da 152 a 141 casi), al Centro (da 142 a 126) e nelle Isole (da 59 a 57), un incremento al Sud (da 142 a 151) e una stabilità nel Nord-Ovest (182 in entrambi i periodi).

Le regioni che presentano i maggiori aumenti sono Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Liguria, Lombardia e Campania, mentre i cali più evidenti sono quelli di Toscana, Emilia Romagna, Piemonte e Valle d’Aosta.

Il calo rilevato è legato solo alla componente femminile. In calo le denunce dei lavoratori italiani e dei comunitari, in aumento quelle degli extracomunitari.
Si registrano, infine, aumenti tra gli under 25 e tra i 60-74enni e diminuzioni nella fascia 30-59 anni.

Denunce di malattia professionale 

Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi otto mesi del 2023 sono state 48.514, oltre novemila in più rispetto allo stesso periodo del 2022 (+23,2%).

L’incremento delle denunce interessa tutte le aree del Paese, a partire dal Sud (+27,6%), seguito da Nord-Ovest (+26,2%), Isole (+25,4%), Nord-Est (+21,2%) e Centro (+20,2%).

In ottica di genere si rilevano 6.469 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori (+22,2%), e 2.678 in più per le lavoratrici (+26,1%).

L’aumento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani (+22,6%), sia quelle dei comunitari (+20,8%) che degli extracomunitari (+35,6%).

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi otto mesi del 2023, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.