
Il riciclo delle batterie dei veicoli elettrici è una priorità.
Lo è anche, forse soprattutto, per le start-up tecnologiche, impegnate a rendere il processo più economico e più pulito.
Molteplici gli investitori, a livello globale, che oggi puntano sugli impianti di riciclo.
Ci si prepara, di fatto, ad un aumento del volume degli smaltimenti, con normative che prevedono almeno un minimo di riciclato nelle nuove batterie per i veicoli elettrici.
I metodi utilizzati tradizionalmente per il riciclaggio delle batterie agli ioni di litio per i veicoli elettrici richiedono un dispendio di energia importante, comportando una combustione che supera i 1400 gradi centigradi.
Batterie agli ioni di litio: soluzioni per il riciclo
Di recente, un gruppo di aziende europee, asiatiche e americane ha scelto di lavorare ad una tecnologia basata sull’acqua.
Le batterie agli ioni di litio non sono state sviluppate per essere riciclate. I pacchi delle auto elettriche, ad esempio, contengono schiume e colla che richiedono un impegno enorme per separarsi. Mentre i leganti a base d’acqua potrebbero essere il futuro.
Meno aggressivi per l’ambiente, rendono meno aggressivi anche i metodi per il recupero dei metalli.
É noto che le batterie agli ioni di litio (la maggior parte) per le auto elettriche utilizza sostanze chimiche tossiche per legare elettrodi ai metalli.
Il tradizionale metodo di riciclaggio prevede la fusione delle batterie scartate o la dissoluzioni in prodotti chimici, per rimuovere il legante e recuperare cobalto, nichel e metalli utili.
Secondo il processo sviluppato da questa cordata di aziende, invece, le batterie potrebbero essere sciolte in acqua al fine di ottenere la massa nera di metalli preziosi che costituiscono catodi e anodi.
É vero che in passato i solventi a base d’acqua non erano stabili quanto i solventi chimici, com’è vero che gli studi hanno dimostrato che i leganti a base d’acqua possono causare corrosione. Ma per quest’ultima problematica sembra essere stata trovata la soluzione.
Fino ad oggi, il riciclaggio non è stata una priorità assoluta per l’industria. E la tecnologia di riciclaggio non è operativa su larga scala. La situazione però sta iniziando a cambiare. Complici anche i cambiamenti normativi dettati dall’Unione europea.
Si attende di comprendere se questa potrà essere la giusta strada verso un sistema e dei processi più complianti rispetto all’ambiente.