Il mercato della logistica conto terzi raggiunge i 91,8 miliardi di euro nel 2022, ma deve affrontare sfide operative e costi in aumento. Analisi approfondita sul settore, dati sulle emergenti problematiche energetiche e strategie di adattamento.

La logistica conto terzi in Italia sta attraversando un periodo di crescita resiliente, proiettandosi verso un raggiungimento stimato di 91,8 miliardi di euro entro la fine del 2022, con un aumento del 2,8% rispetto all’anno precedente. Questo trend positivo, che ha avuto inizio nel 2020 durante le prime ondate della pandemia, si è consolidato nel 2021 con una forte ripresa dei volumi. Tuttavia, nonostante il successo, il settore si trova ora a dover affrontare sfide cruciali, tra cui l’aumento dei costi operativi, la carenza di capacità nei trasporti e nei magazzini, rallentamenti nelle supply chain internazionali e difficoltà nella reperibilità di energia e combustibili. La ricerca condotta dall’Osservatorio Contract Logistics ‘Gino Marchet’ del Politecnico di Milano, presentata durante un convegno recente, mette in evidenza un calo del fatturato reale del -5,2% dovuto all’inflazione.

Crescita resiliente e sfide emergenti: il mercato della logistica conto terzi in Italia

Il mercato della logistica conto terzi in Italia continua a registrare una crescita costante, con stime che prevedono un raggiungimento di 91,8 miliardi di euro alla fine del 2022, segnando un incremento del 2,8% rispetto all’anno precedente. Questa tendenza positiva è iniziata nel 2020, quando il settore ha dimostrato una maggiore resilienza rispetto ad altri settori durante le prime ondate della pandemia, seguita da una robusta ripresa dei volumi nel 2021.

Tuttavia, il settore si trova ad affrontare sfide significative, tra cui l’aumento dei costi operativi, la carenza di capacità operativa nei trasporti e nei magazzini, rallentamenti nelle supply chain internazionali e difficoltà nella reperibilità di energia e combustibili. La ricerca condotta dall’Osservatorio Contract Logistics ‘Gino Marchet’ del Politecnico di Milano sottolinea anche che l’inflazione ha portato a una variazione negativa del fatturato in termini reali, registrando un -5,2%.

Il rapporto evidenzia anche una crescita nella terziarizzazione, con il valore del mercato della logistica conto terzi che nel 2020 rappresenta il 43,6% del valore totale della logistica in Italia (116,4 miliardi di euro). Nonostante ciò, si osserva una riduzione del numero di operatori del settore (-2,1%), con 84.500 imprese attive, indicando un consolidamento particolarmente evidente nell’autotrasporto, che accentua ulteriormente i problemi legati alla mancanza di capacità.

Impennata dei costi e sfide energetiche

Nel campo della logistica, il 2021 ha visto un notevole aumento dei costi dei fattori produttivi, tendenza che si è acuita nel corso del 2022, soprattutto per energia e carburanti. In particolare, i costi dei noli internazionali hanno finalmente iniziato a scendere nella seconda metà dell’anno. Nel 2021, il costo del carburante (diesel) è cresciuto del +13%, quello dell’energia elettrica del +13,5%, mentre i canoni di locazione degli immobili sono aumentati del +3%. Nel frattempo, gli adeguamenti dei costi del lavoro, in linea con il Ccnl, sono stati di circa +1,5% all’anno.

La vera emergenza si è manifestata nel 2022, con un raddoppio del costo dell’energia elettrica (+117%), mettendo a dura prova le supply chain più energivore. Il nuovo “Transport Index”, un indice elaborato dall’Osservatorio per monitorare il mercato mensilmente, differenziando tra modalità di acquisto (Contract o Spot), evidenzia un notevole aumento dei costi di trasporto nell’ambito Contract per l’intero 2022. Ci sono state due impennate a marzo (+5,1% rispetto a gennaio) e giugno (+8,7%), con il picco massimo nel mese di luglio (+9,2%). Questi incrementi sono principalmente attribuibili alla componente fuel, ma sono anche influenzati dalle condizioni di mercato e dalla mancanza di equilibrio tra domanda e offerta. La curva di acquisto Spot mostra valori ancora più elevati, amplificando le sfide finanziarie nel settore logistico.

Ristrutturazione strategica nel trasporto

Il settore dei trasporti ha rappresentato l’ambito in cui il problema della mancanza di capacità è stato percepito in modo significativo nel corso del 2022. Quasi tutte le aziende, pari al 96%, hanno rivisto la propria impostazione, concentrando gli sforzi sulla relazione tra mittente, destinatario e fornitori di servizi logistici. Questa revisione ha coinvolto quattro direzioni chiave: contratti, pianificazione, visibilità e processi, con approcci differenziati in base alla modalità e alla tipologia di servizio di trasporto.

Ad esempio, nella pianificazione dei flussi, si è notata un’incrementata consapevolezza della “capacità finita” del trasporto, evidenziando la necessità di introdurre il livello tattico di pianificazione per il 59% delle aziende. Questo ha comportato l’espansione dei vincoli legati alla “capacità finita” della logistica nel Sales and Operations Planning (S&OP).

L’avanzamento tecnologico nell’industria logistica italiana

Nel contesto della Logistica 4.0, le imprese italiane stanno dirigendo la loro attenzione verso soluzioni di Digitization, focalizzate sulle tecnologie per la raccolta e la gestione di informazioni digitali. Un significativo 72% delle aziende ha implementato almeno un progetto in questo settore, adottando dispositivi come tablet per i varchi di accesso, sistemi Rfid e sensori che raccolgono in modo automatico dati inviati a un sistema informativo. L’utilizzo di API per lo scambio di informazioni tra diversi sistemi informativi, l’implementazione di blockchain per notarizzare i dati e garantire la certificazione delle informazioni sono diventati comuni.

Parallelamente, il 32% delle imprese ha abbracciato progetti di automation, automatizzando le attività logistiche tramite magazzini dotati di sensori avanzati o flotte di robot mobili per la movimentazione dei materiali. Allo stesso modo, il 14% delle aziende ha avviato progetti di Analytics, spesso sotto forma di casi pilota. Questi progetti si concentrano sull’analisi dei dati, utilizzando software big data per aggregare e organizzare grandi volumi di informazioni. Nei casi più avanzati, si producono previsioni tramite intelligenza artificiale o simulazioni basate su dati in tempo reale, applicando concetti di digital twin al processo logistico per valutare diversi scenari.