
Ci sono appuntamenti che non si possono rimandare, uno di questi è quello con il futuro sostenibile e l’innovazione. Ne abbiamo avuto un assaggio ieri, martedì 20 giugno, partecipando al convegno “Mobilità Sostenibile: soluzioni IT per Superare le difficoltà del sistema”, durante il quale è stato presentato il progetto ZapGrid (di G.M.T. S.p.A. e Sonepar) per la mobilità sostenibile.
Innovazione, sviluppo sostenibile, semplicità di utilizzo, inclusione, interconnessione, utilità, occhio alle esigenze di mercato, collaborazione e dialogo tra enti di ricerca imprese e amministrazione pubblica… tutti presenti i fattori che fanno ben sperare per questo progetto che ci aspettiamo possa diventare presto realtà.
Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Si tratta di un’applicazione il cui obiettivo è rendere accessibili e utilizzabili le stazioni di ricarica per veicoli elettrici, un progetto ambizioso e innovativo ma che risponde ad una domanda e ad un bisogno reali, utilizzando tecnologie esistenti e con la potenzialità di includere e coinvolgere tutti gli operatori del settore e gli utenti, senza barriere tecnologiche. Tutte premesse che lasciano sperare in un futuro roseo per questo progetto.

La forza del progetto sta nell’aver dato una soluzione a uno dei principali ostacoli alla diffusione della mobilità elettrica: l’assenza di colonnine per la ricarica dei veicoli.
Al convegno sono intervenuti gli ideatori del progetto, i partner tecnologici sostenitori come Sonepar, ABB, Scame, gli istituti di ricerca e innovazione, enti e pubblica amministrazione che ne hanno descritto l’importanza.
Gianfranco Nicolè, Presidente GMT S.p.a., ha presentato la sua realtà: “GMT S.p.a ha una mission: quella di contribuire a rendere il mondo un posto migliore, un mondo senza sprechi. Oggi presentiamo ZapGrid App che ne é un esempio.”
Enoch Soranzo, Presidente della nuova Provincia di Padova, ha spiegato quanto stia diventando sempre più importante la progettazione in chiave sostenibile delle città, questo passa anche per la mobilità cittadina, sia pubblica e privata, riconoscendo alle aziende che fanno innovazione un ruolo chiave “Noi amministratori – ha detto – abbiamo un importante compito: essere al fianco di quelle imprese che hanno deciso di investire nelle infrastrutture per lo sviluppo del nostro paese e Gmt ha sviluppato un prodotto innovativo, zapgrid.”
Presente all’evento anche Carolina Toia, Consigliere della Regione Lombardia, promotrice della Mozione 600 per la mobilità elettrica che, approvata all’unanimità, ha chiesto alla Giunta Regionale di prendere un impegno concreto sul tema, dimostrando che la sostenibilità non ha un colore politico. “Lo 0,01% dei veicoli in circolazione è elettrico – ha spiegato – a livello nazionale serve un piano strategico della mobilità. La mozione chiede un impegno di investimenti che riguarda sia le infrastrutture di ricarica e sia chi decide di acquistare il veicolo.”

Presente anche un rappresentate della Regione Puglia, Giuseppe Pagano collaboratore dell’assessore regionale alla formazione e lavoro Sebastiano Leo, che ha illustrato le collaborazioni tra GMT e le università pugliesi, in essere anche grazie a strutture come il CETMA, ente di ricerca che “opera nella ricerca – come ha spiegato il Presidente Francesco Saponaro intervenuto al convegno – per portare l’innovazione nell’industria italiana”.

Paolo Galloso di ANIMA, Partner dell’evento, ha sottolineato come, grazie all’innovazione di progetti come questi, le imprese siano riuscite a mantenere o recuperare livelli di produzione buoni. “L’obiettivo – ha spiegato – resta quello di avvicinare le imprese ai centri di ricerca, anche perché l’innovazione porta investimenti.”

Alessandra Chiari, A.D. di GMT, ha esposto alcuni dati interessanti sulla mobilità elettrica dello studio School of Management e Energy & Strategy Group Politecnico di Milano. In Italia, secondo questi dati, nel 2016, la vendita delle auto ibride è cresciuta del 48%, è diminuita invece (da 1.484 nel 2015 a 1.403 nel 2016) la vendita delle auto elettriche, a fronte delle 16.000 in Germania e 25.000 della Norvegia. Nel nostro paese ci sono 9.000 colonnine, 80% di queste private, 20% pubbliche, dove per pubblico si intende poste in un luogo accessibile a terzi. La Francia ha 60.000 colonnine, la Norvegia 85.000. L’assenza di questo tipo di infrastrutture crea problematiche anche collaterali, oltre a ostacolare la mobilità sostenibile, basti pensare che il nostro paese diventa meno attraente per tutti i turisti europei dotati di automobile elettrica.

Il mercato si sta comunque muovendo anche nel nostro paese, lo si vede da come sono cambiati nel tempo gli attori coinvolti nella mobilità elettrica: se nel 2012/13 il 95% era Pubblica Amministrazione e il 5% Punti di interesse (ad esempio centri commerciali), nel biennio successivo hanno fatto il loro ingresso anche soggetti dedicati e nel 2017 anche i gestori di carburanti.
Durante il convegno Davide Bovi, responsabile progetto, ha anche mostrato nella pratica il funzionamento dell’applicazione.
Presente anche Masi Communication, media partner dell’evento.