
AGGIORNAMENTI CONTINUI SU NORMATIVE, IMPLICAZIONI E NOVITÀ DEL CORONAVIRUS PER IL SETTORE
10 gennaio 2022
Obbligo di vaccinazione per gli over 50 e nuove normative Covid.
Il nuovo decreto legge prevede l’obbligo di vaccinazione per coloro che hanno compiuto i 50 anni d’età, a chi non rispetta l’obbligo verrà applicata una sanzione pecuniaria di 100,00€.
Per i lavoratori che non rispetteranno l’obbligo, dal 15 febbraio verrà vietato l’accesso ai luoghi di lavoro, saranno considerati assenti ingiustificati senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro fino alla presentazione della predetta, e comunque non oltre il 15 giugno 2022.
Si estenderà la lista dei luoghi in cui sarà necessario il Green Pass rafforzato:
- bar e ristornati sia all’aperto che al chiuso;
- palestre e piscine;
- cinema e teatri;
- alberghi e strutture ricettive;
- feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose;
- sagre e fiere;
- centri congressi;
- impianti di risalita con finalità turistico-commerciali anche se ubicati in comprensori sciistici;
- centri benessere, centri natatori e sport di squadra anche all’aperto;
- centri culturali, sociali e ricreativi all’aperto;
- trasporti pubblici, trasporti pubblici locali.
Scuola:
La scuola dell’infanzia sospenderà le attività già con un caso di positività.
La scuola primaria effettuerà dei test antigenici o molecolari con un caso di positività, con due o più positivi invece ricorrerà alla didattica a distanza
La scuola secondaria di I e II grado opererà l’autosorveglianza e l’uso di mascherina FFP2 con un caso di positività. Con due casi nella stessa classe: per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da 120 giorni è prevista la didattica digitale integrata, per tutti gli altri invece si proseguirà con le lezioni con autosorveglianza e mascherina FFP2.
Da tre o più positivi invece le lezioni saranno in DAD.
Quarantena:
Per i positivi asintomatici da 3 giorni che hanno ricevuto il booster o due dosi da meno di 120 giorni la durata dell’isolamento è di 7 giorni. Per i positivi sintomatici l’isolamento avrà durata di 10 giorni.
22 dicembre 2021
Cambiamenti per e attività consentite dal 6 dicembre 2029 al 15 gennaio 2022. Aggiornata la lista delle attività consentite a seconda del possesso di Green Pass base, Green Pass rafforzato o assenza di Green Pass.
Visualizza la tabella delle nuove attività consentite.
17 dicembre 2021
Tornano le zone di criticità e piovono ordinanze restrittive.
Passano in zona gialla:
- Ligura;
- Veneto;
- Marche;
- Provincia di Trento;
- Friuli Venezia Giulia, Calabria e provincia di Bolzano;
- In bilico Emilia Romagna e Lombardia
Cosa cambia tra zona bianca e zona gialla?
- Uso obbligatorio delle mascherine all’aperto;
- divieto di essere più di 4 seduti a tavola al ristorante.
Ordinanze restrittive locali:
Visto il periodo delle festività i governatori locali ricorrono ad ordinanze restrittive per preservare i loro territori.
Sono molti gli eventi cancellati ed è al vaglio la possibilità di rendere obbligatorio il tampone negativo -oltre al super Green pass- per accedere agli eventi.
Come vengono calcolate le soglie per zona gialla, arancione e rossa:
Zona gialla:
- Incidenza oltre i 50 casi ogni centomila abitanti;
- 15% di posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ordinari;
- 10% di posti letto occupati nelle terapie intensive Covid.
Zona arancione:
- incidenza superiore ai 150 casi ogni centomila abitanti;
- 30% di posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ordinari;
- 20% di posti letto occupati nelle terapie intensive Covid.
Zona rossa:
- incidenza superiore ai 150 casi ogni centomila abitanti;
- 40% di posti letto occupati nei reparti ordinari;
- 30% di posti letto nelle terapie intensive.
Restrizioni per gli spostamenti previste solo per le persone che non hanno il Green Pass, che non potranno utilizzare mezzi di trasporto pubblico o privato di linea. Inoltre chi non è munito di Green Pass potrà spostarsi verso un altro comune o un’altra regione solo per motivi di lavoro, salute o necessità.
15 dicembre 2021
Prorogato al 31 marzo lo stato di emergenza, stretta sugli arrivi dall’estero: cinque giorni di isolamento se non vaccinati e tampone negativo per gli immunizzati.
Il decreto entrerà in vigore il 16 dicembre 2021 e resterà attivo sino al 31 gennaio 2022 con l’obiettivo di contenere la variante Omicron.
1 aprile 2021
Approvato il nuovo decreto: prorogato il divieto di spostamento tra regioni, se non per motivi di lavoro, salute o urgenza. In nessuna regione fino al 30 aprile saranno applicate le misure previste per la zona gialla.
Zona arancione, le regole:
-
- Spostamenti consentiti all’interno del proprio comune;
- bar e ristornati sono chiusi, vietato consumare all’interno;
- le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e termali sono sospese, fatta eccezione per attività riabilitative o terapeutiche e gli allenamenti di categorie ritenute di interesse nazionale con provvedimento del CONI o CIP.
Zona Rossa, le regole:
- E’ consentito spostarsi solo per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità. Esclusivamente per i giorni 3,4 e 5 (Pasqua e pasquetta) sarà consentito spostarsi una sola volta al giorno verso un’altra abitazione privata all’interno della Regione;
- bar e ristornati chiusi come nella zona arancione;
- attività motoria all’aperto consentita solo se svolta individualmente e nei pressi della propria abitazione.
19 marzo 2021
ANID chiede al Governo e alle Regioni di inserire nella campagna vaccinale gli operatori della disinfestazione e sanificazione.
15 marzo 2021
Nuovo Decreto Legge in vigore da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile.
Pasqua come Natale: non sarà un lockdown vero e proprio, ma in particolare il periodo pasquale, ricorderà molto le restrizioni del periodo natalizio.
8 marzo 2021
Vedi la nuova classificazione delle regioni.
2 marzo 2021
Nuovo Dpcm in vigore fino al 6 aprile 2021.
Conferma del divieto di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità, fino al 27 marzo.
Zone bianche: cessazione delle misure restrittive ma permangono le misure anti-contagio generali come obbligo di indossare la mascherina e mantenere le distanze interpersonali, protocolli di settore. Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi).
Scuola: dal 6 marzo sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari nelle zone rosse.
Musei, teatri, cinema e impianti sportivi: confermata la possibilità di aprire i musei in zona gialla nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato.
Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, anche il sabato e nei giorni festivi. Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala.
Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici.
Attività commerciali: eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18.
Servizi alla persona: dovranno chiudere in zona rossa.
2 marzo 2021
Nominato il nuovo commissario straordinario per l’emergenza Covid. Al posto di Domenico Arcuri arriva Francesco Paolo Figliuolo, alpino, Generale di Corpo d’Armata, comandante logistico dell’Esercito.
1 marzo 2021
ZONA ROSSA: Basilicata, Molise
ZONA ARANCIONE: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Piemonte, Lombardia
Il resto delle regioni sarà in zona gialla.
Sardegna in zona bianca.
21 febbraio 2021
ZONA ARANCIONE
- Abruzzo
- Campania
- Emilia Romagna
- Liguria
- Molise
- Toscana
- Provincia autonoma di Bolzano
- Provincia autonoma di Trento
- Umbria
Il resto delle regioni sarà in zona gialla.
13 febbraio 2021
In base alla Ordinanza del Ministro della salute del 13 febbraio 2021, sono attualmente ricomprese:
Area gialla Calabria, Campania, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Valle d’Aosta, Veneto
Area arancione Abruzzo, Liguria, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Sicilia, Umbria.
Area rossa nessuna Regione
1 febbraio 2021
ZONA ARANCIONE: Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, Provincia autonoma di Bolzano.
Il resto delle regioni sarà in zona gialla.
23 gennaio 2021
ZONA GIALLA: Campania, Basilicata, Molise, Provincia Autonoma di Trento, Toscana
ZONA ARANCIONE: Emilia Romagna, Abruzzo, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Veneto, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria, Valle d’Aosta
ZONA ROSSA: Pa/Bolzano, Sicilia
Date da ricordare
15 febbraio: scade il divieto di spostamento tra regioni e la chiusura degli impianti sciistici
5 marzo: scade la chiusura di palestre, piscine e cinema
30 aprile: finisce lo stato di emergenza
8 gennaio 2021
ZONA GIALLA: Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta
ZONA ARANCIONE: Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia, Veneto
ZONA ROSSA: Nessuna regione
5 gennaio 2021
Approvato il cosiddetto decreto ponte con le misure anti Covid da adottare tra il 7 e il 15 gennaio:
- zona gialla “rafforzata” nei giorni feriali,
- arancione nel weekend,
- nuove soglie Rt,
- vietati dal 7 al 15 gli spostamenti tra regioni (tranne per motivi lavorativi o di salute)
- limite di 2 persone per i movimenti verso un’altra abitazione nella stessa regione
- scuola al via l’11 gennaio
18 dicembre 2020
Il premier Giuseppe Conte annuncia un nuovo Dpcm che contiene le nuove misure restrittive per le festività natalizie. Di seguito le nuove regole:
- Zona arancione nazionale nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021
- Zona rossa nazionale (lockdown) nei giorni 24, 25 26, 27 e 31 dicembre 2020 e 1, 2, 3 5 e 6 gennaio 2021
Sono previste deroghe per le giornate in zona rossa: è possibile ricevere fino a due congiunti non conviventi dalle ore 5 alle 22 che potranno portare con sè minori di 14 anni, persone disabili e non autosufficienti.
In zona rossa + è vietato uscire di casa se non per motivi di salute, lavoro o necessità. Sono consentite l’attività motoria nei pressi della propria abitazione e l’attività sportiva. Chiusi tutti i negozi ad eccezione di quelli che forniscono servizi essenziali.
In zona arancione e rossa è prevista la chiusura di bar e ristoranti.
16 dicembre 2020
Il Governatore del Veneto Luca Zaia annuncia una nuova ordinanza regionale che entrerà in vigore a partire dal 19 dicembre e fino al 6 gennaio, in attesa delle decisioni del Governo. L’ordinanza prevede:
- Chiusura dei confini comunali a partire dalle 14
- Attività commerciali aperte fino alle 21
- Si può uscire dal proprio comune dopo le 14 solo per motivi di lavoro, salute o necessità (è consentito anche per andare a fare la spesa se nel proprio comune non sono presenti supermercati)
16 dicembre 2020
Il Senato ha approvato la mozione di maggioranza sulle limitazioni alla circolazione nel territorio nazionale nel periodo natalizio. Il documento è stato approvato con 140 voti favorevoli, 118 no e 5 astenuti.
I numeri dell’epidemia che non scendono; il timore che gli assembramenti, con l’avvicinarsi delle festività, possano solo aumentare; la pressione sugli ospedali… tutti questi aspetti fanno auspicare, in primis alle Regioni, l’introduzione di misure più restrittive.
Nulla è ancora deciso ma, secondo indiscrezioni, sarebbero al vaglio 2 ipotesi per una nuova stretta per le feste:
1. ITALIA ZONA ROSSA
- limiti alla circolazione, negozi, bar, ristoranti chiusi
- sostanziale divieto di spostamento
2. ITALIA ZONA ARANCIONE
- limiti alla circolazione, bar e ristoranti chiusi, negozi aperti fino alle 18.00 o alle 20.00 come orario di coprifuoco
- deroghe per spostamenti tra piccoli comuni limitrofi (entro i 5000 abitanti) nei giorni festivi entro qualche decina di chilometri
A chiedere misure più restrittive sono le stesse Regioni, in conferenza con il Governo.
La richiesta arriva da alcune osservazioni di diverso carattere:
- SANITARIO: i numeri della pandemia continuano ad essere preoccupanti
- CIVICO: si continuano a verificare, complice lo shopping per le festività, assembramenti nelle città
- SOCIALE: dopo il periodo di festività sarebbe auspicabile procedere con la riapertura delle scuole, non sarà possibile farlo se il virus dovesse continuare a diffondersi
- ECONOMICO: paesi come la Germania trascorreranno le prossime settimane in regime di lockdown. Questo fa supporre che, con il nuovo anno, possano affrontare la ripresa con maggiore potenza competitiva
Tra i governatori pro restrizioni c’è anche Luca Zaia. Zaia si dice pronto ad emanare, per il suo Veneto, un’ordinanza regionale contenete le restrizioni, in caso non dovessero arrivare misure nazionali. Le auspicate misure nazionali avrebbero il vantaggio di prevedere ristori per le attività ulteriormente penalizzate.
Restiamo quindi in attesa delle novità che dovrebbero arrivare entro domani mattina e interessare tutto il periodo delle festività, da Natale almeno fino a Epifania.
10 dicembre 2020
Il Veneto, visti i numeri della pandemia, introduce una nuova ordinanza per limitare il più possibile le occasioni di assembramento. L’ordinanza entrerà in vigore sabato 12 dicembre e sarà valida fino al 16 gennaio.
Le misure previste:
- mascherina obbligatoria anche seduti al tavolo del bar prima e dopo aver bevuto/mangiato
- negozi:
– fino a 40 metri quadrati di superficie di vendita entra un cliente alla volta
– oltre ai 40 metri quadrati di superficie di vendita gli accessi sono sempre contingentati - mercati settimanali perimetrati (ove possibile)
- dalle 11 di mattina nei bar non si potrà più consumare in piedi (per evitare assembramenti all’aperitivo)
- supermercati:
– entra una sola persona per nucleo familiare
– la fascia oraria per la spesa dedicata agli Over 65 è dalle 10 alle 12
4 dicembre 2020
Da domenica 6 dicembre Campania, Toscana, Valle D’Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano passano da zona rossa a zona arancione. Emilia-Romagna, Friuli-Venezia-Giulia, Marche, Puglia e Umbria diventano zona gialla. L’unica regione che rimane area rossa è l’Abruzzo.
3 dicembre 2020
Approvato il nuovo decreto legge: vietati gli spostamenti tra Comuni nei giorni di festa.
Il 25 e 26 dicembre e l’1 gennaio non si potrà uscire dal proprio comune di residenza.
Dal 21 dicembre al 6 gennaio divieto di mobilità tra regioni.
29 novembre 2020
Aggiornamento della suddivisione delle Regioni.
ZONA GIALLA: Lazio, Liguria, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Sicilia, Veneto.
ZONA ARANCIONE: Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria.
ZONA ROSSA: Abruzzo, Campania, Provincia autonoma di Bolzano, Toscana, Valle d’Aosta.
13 novembre 2020
Nuova ripartizione delle zone d’Italia valida a partire da domenica 15 novembre:
- Campania e la Toscana diventano zona rossa
- Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche diventano zona arancione
Leggi qui i dettagli
12 novembre 2020
Allo studio del Governo nuove restrizioni.
Tre Regioni gialle emanano un’ordinanza per una stretta dei contagi.
VENETO (ordinanza valida dal 13 novembre al 3 dicembre)
- divieto di passeggiare nelle strade e nelle piazze dei centri storici delle città e nelle aree affollate
- chiusura nei giorni prefestivi delle grandi e medie strutture di vendita, sia a esercizio unico che con più negozi, compresi i parchi commerciali (Outlet)
- restano aperti solo gli alimentari, farmacie e parafarmacie, tabaccherie ed edicole
- divieto nei giorni festivi di ogni tipo di vendita anche dei negozi di vicinato, ad eccezione delle medesime categorie
- sospese nelle scuole primarie e secondarie del secondo ciclo le lezioni di educazione fisica, canto e strumenti a fiato
- obbligatorio l’uso corretto della mascherina al di fuori della propria abitazione (eccetto per i bambini sotto i 6 anni, chi compie attività sportiva intensa, disabili e assistenti). Nel caso si debba abbassare per assumere cibo o fumare, dovrà essere assicurata la distanza di un metro
- mascherina obbligatoria nei mezzi di trasporto pubblici, e in quelli privati se non ci sono conviventi
- accessi nei negozi consentito a una persona per nucleo familiare, salvo per accompagnare soggetti con difficoltà o minori di 14 anni
- centri commerciali e nei supermercati favorire l’accesso degli anziani oltre i 65 anni nelle prime due ore di apertura
- mercato all’aperto è vietato se non nei Comuni in cui i sindaci abbiano approntato un piano che preveda la perimetrazione dell’area all’aperto, un unico varco di accesso e uno di uscita, ci sia una sorveglianza che verifichi le distanze, l’assembramento e il controllo dell’accesso.
FRIULI VENEZIA GIULIA (ordinanza in vigore dal 14 novembre)
- obbligo di mascherina sempre quando si esce di casa
- attività sportiva concessa all’aperto, nel rispetto delle distanze, ma fuori da piazze, strade e altre aree affollate
- accesso nei negozi di una sola persona, salvo esigenze di accompagnamento
- mercati possibili solo se sarà presente un apposito piano, con adeguata perimetrazione, varco di accesso diverso da quello di uscita e controlli
- garantire l’accesso agli esercizi commerciali di grandi e medie dimensioni nelle prime due ore della giornata agli over 65
- per le scuole primarie e secondarie di primo grado sospensione delle attività di educazione fisica, canto e lezioni con strumenti a fiato
- locali: obbligo di somministrazione dalle 15 e fino alla chiusura (alle 18) esclusivamente al tavolo, vietata la consumazione di alimenti e bevande all’aperto
- tutti gli esercizi di vendita di grande e media struttura restano chiusi sabato e domenica
EMILIA ROMAGNA
- mascherine obbligatorie sempre fuori di casa (fanno eccezione i bambini con età inferiore a sei anni, i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva e quelli con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina stessa)
- attività sportiva nelle aree verdi, no nei centri storici e nelle aree affollate
- consumazione alimenti e bevande vietata in area pubblica o aperta al pubblico, dalle 15 alle 18 la somministrazione e consumazione solo da seduti fuori e dentro i locali
- nei negozi ed esercizi di vendita una sola persona per nucleo familiare (fatta salva la necessità di accompagnare persone con difficoltà o minori di età inferiore a 14 anni)
- stop ai mercati in assenza di regole precise fissate dai Comuni
- chiusura di grandi e medie strutture di vendita e complessi commerciali nei prefestivi e nei festivi
- consegne a domicilio sempre consentite e fortemente raccomandate
- a scuola sospese ginnastica, lezioni di canto e strumenti a fiato
11 novembre 2020
Abruzzo, Basilicata, Liguria e Toscana passano da zona gialla a zona arancione (finora in zona arancione c’erano solo Sicilia e Puglia).
La provincia di Bolzano entra invece in zona rossa (dove erano già inserite Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta).
Le prossime Regioni protagoniste della stretta potrebbero essere: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto.
Entro la fine della settimana potrebbero arrivare nuove modifiche più restrittive da applicare all’intero Paese. Si cerca ancora di scongiurare un lockdown generale (si vogliono attendere i risultati del Dpcm del 3 novembre), puntando piuttosto a mettere due terzi del Paese in zona arancione o rossa.
4 novembre 2020
Viene emanato un nuovo decreto, in vigore a partire dal 5 novembre, che delinea 3 diverse aree caratterizzate da misure differenziate a seconda della gravità della situazione.
Su tutto il Paese è istituito il coprifuoco a partire dalle 22.00 e fino alle 5.00 del mattino.
25 ottobre 2020
Il premier Giuseppe Conte firma un nuovo dpcm per introdurre misure più stringenti allo scopo di contenere ulteriormente la diffusione e i contagi da coronavirus.
In vigore a decorrere dal 26 ottobre al dal 24 novembre.
Il nuovo dpcm prevede:
RISTORAZIONE
Chiusura ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie dalle ore 18.00, concessa apertura domenicale.
Massimo 4 persone al tavolo.
SPORT, FESTE e INTRATTENIMENTO
Stop a cinema, teatri, casinò, sale scommesse, palestre, piscine, centri benessere e centri termali.
Sospese anche le feste e i banchetti.
Sospese le fiere anche internazionali.
ISTRUZIONE
La didattica a distanza alle superiori potrà arrivare anche al 100%.
SPOSTAMENTI
Si raccomanda di evitare spostamenti non necessari, con mezzi di trasporto pubblici o privati.
Non è stato comunque introdotto un coprifuoco.
Si raccomanda di accogliere in casa solo conviventi.
Concorsi pubblici e privati
Permesso lo svolgimento di concorsi pubblici e privati.
Previsti bonus, contributi a fondo perduto, crediti d’imposta, indennità e altre misure di sostegno per le categoria più in difficoltà: lavoratori dello spettacolo, sport, ristorazione…
22 ottobre 2020
Dopo il DPCM del 18 ottobre, sono 2 le principiali novità: alcune Regioni hanno istituito il coprifuoco e, in queste regioni, per gli spostamenti notturni sarà necessaria l’autocertificazione.
Si era già parlato dell’eventualità di lockdown localizzati, iniziative miriate ad un territorio specifico individuato come zona rossa. A fronte di un rapido aumento dei contagi, hanno istituito il coprifuoco: Campania, Lombardia e Lazio; anche Sardegna ed Emilia Romagna stanno pensando ad ulteriori misure restrittive
LOMBARDIA: il coprifuoco scatta dalle 23.00 alle 5.00 a partire da giovedì 22 ottobre, consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza ovvero per motivi di salute, in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza e autodichiarazione per certificare gli spostamenti.
Ordinanza regionale valida fino al 13 novembre 2020.
Pronte a riaprire anche le strutture sanitarie temporanee dei padiglioni della Fiera di Milano e di Bergamo rendendo disponibili i primi 201 posti letto aggiuntivi di cure intensive.
CAMPANIA: coprifuoco dalle 23 alle 5 con chiusura di negozi, locali pubblici e ogni altra attività non essenziale, divieto di spostamento per i cittadini che diventa possibile solo con autocertificazione per motivi di lavoro, sanitari, scolastici, socio-assistenziali, approvvigionamento di beni essenziali. Chiuse le scuole fino al 30 ottobre.
LAZIO: coprifuoco con blocco della circolazione dalle 24.00 alle 5.00 a partire da venerdì 23 ottobre. Da lunedì 26 ottobre torna la didattica a distanza alle superiori e all’Università.
EMILIA ROMAGNA: Bonaccini si dice pronto a prendere misure restrittive mirate al fine di rallentare i contagi evitando un nuovo lockdown generalizzato.
BASILICATA: dal 23 ottobre, e per ora fino al 13 novembre, didattica a distanza per il 50% dei ragazzi delle scuole superiori. Chiusi i centri commerciali il sabato e la domenica (ad eccezione di generi alimentari, edicole, tabacchi, farmacie e parafarmacie).
PIEMONTE: i locali pubblici possono chiudere alle 24.00, ma nel fine settimana saranno chiusi i centri commerciali. Restano aperti solo alimentari e farmacie.
Dal 26 ottobre obbligo per le classi superiori dalla seconda alla quinta, di fare didattica a distanza per almeno il 50% dei giorni. alternando con la didattica in presenza.
LIGURIA: anche il Liguria didattica a distanza per il 50% nelle scuole secondarie con l’esclusione delle classi prime. Consentite le attività delle sale giochi dalle 5.00 alle 18.00, divieto assoluto di assembramento. I circoli e i centri culturali devono chiudere alle 24.00.
Il commento di Walter Ricciardi, Professore ordinario d’Igiene e Medicina Preventiva e Consigliere scientifico del Ministro della Salute, sulla situazione, rilasciato il 21 ottobre a Forum PULIRE.
18 ottobre 2020
Tornano le misure restrittive per il contenimento dei contagi scongiurando un nuovo lockdown:
- Zone rosse: i Sindaci possono disporre la chiusura al pubblico, dopo le ore 21, di vie o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento
- Ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie): massimo 6 persone per tavolo
- consentite dalle ore 5.00 sino alle ore 24.00 con consumo al tavolo, e con un massimo di sei persone per tavolo,
- sino alle ore 18.00 in assenza di consumo al tavolo;
- consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie
- fino alle ore 24,00 la ristorazione con asporto
- restano aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti
- Didattica a distanza: introduzione di modalità più flessibili per gli alunni delle scuole secondarie e università, con ingresso dalle 9.00 e, se possibile con turni pomeridiani
- Sport: vietato sport da contatto a livello amatoriale, sospensione dell’attività dilettantistica di squadra. Palestre e piscine hanno una settimana di tempo per adottare i protocolli.
- Vietate sagre e fiere; si invece a manifestazioni fieristiche nazionali e internazionali.
Sono sospese tutte le attività convegnistiche o congressuali, ad eccezione di quelle che si svolgono con modalità a distanza - Pubblica amministrazione: le riunioni si svolgono in modalità a distanza
- Sale da gioco: sale giochi, sale scommesse e sale bingo sono consentite dalle ore 8 alle ore 21
18 giugno 2020
Da oggi la Logistica potrà essere posta al centro dell’agenda economico istituzionale del Paese.
È quanto ha commentato il Presidente di Confetra, Guido Nicolini, dopo l’incontro con il capo del governo e alcuni ministri, in cui è stato ricordato in quanti contesti normativi e programmatici la logistica è stata in qualche modo coinvolta.
“È tempo di pensare a risposte concrete – ha proseguito Nicolini –. C’è un’emergenza infrastrutturale non più tollerabile, cantieri bloccati, Genova e la Liguria paralizzate e isolate, il Mezzogiorno disconnesso, porti e aeroporti con gravi problemi di accessibilità”.
Nicolini ha dichiarato di aver avanzato normative per semplificare il flusso delle merci e la vita dei vettori.
Le proposte di Confetra all’incontro di ieri riguardano l’autotrasporto, i corrieri, il cargo aereo, il cargo ferroviario.
Inoltre, la confederazione ha posto l’accento sulla necessità di definire una politica industriale per il settore.
“Abbiamo 95 mila imprese, il 90% delle quali ha meno di 5 milioni di fatturato e meno di 9 addetti. Si investe poco in trasferimento tecnologico e innovazione perché il costo fiscale del lavoro divora i bilanci. Il semplice trasporto fisico della merce, a basso valore aggiunto di know how, è vittima di ribassi di tariffe insostenibili e tra l’altro esportiamo e importiamo il 70% dei volumi complessivi in un raggio di 3 mila chilometri: praticamente due volte la distanza tra Milano e Catania. Con questo nanismo dimensionale delle imprese, con questa pressione fiscale e con questo ecosistema logistico e degli scambi tanto asfittico, il nostro Settore rischia di non avere un futuro”.
Il Presidente di Confetra ha inoltre sottolineato quanto ci sia bisogno di discutere di un pacchetto Servizi 4.0 che abbatta il cuneo fiscale, sostenga gli investimenti innovativi e digitali, incentivi i contratti franco destino, spingendo verso le integrazioni tra imprese, supportando la capitalizzazione delle stesse, agevolando la formazione permanente e il passaggio generazionale.
“Questo significa pensare al futuro del comparto per i prossimi venti anni”, ha concluso Nicolini.
17 giugno 2020
Confetra incontra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Governo agli Stati Generali dell’Economia.
Il commento del Presidente Confederale, Guido Nicolini:
“Sarà un’importantissima occasione per discutere del futuro logistico del Paese. Lo scenario del commercio globale post emergenza Covid si arricchisce di ulteriore incertezza. Dinamiche già pesantemente condizionate negli ultimi 18 mesi da guerra dei dazi, Via della Seta, Brexit, rotta artica, ora dovranno fare i conti con una riduzione prevista di circa il 20% nell’interscambio Italia – resto del mondo. Parliamo di circa 90 milioni di tonnellate di merce in meno movimentate, tra import ed export.
Discuteremo di infrastrutture, certo, a partire da Italia Veloce, il Documento di Programmazione voluto dalla Ministra De Micheli. Ma non solo.
Siamo interessati ad aprire con il Governo una riflessione su come irrobustire l’industria logistica nazionale: capitalizzarne le imprese, sostenerne gli investimenti innovativi, aiutarne il salto dimensionale, favorire aggregazioni, incentivare i contratti di trasporto ‘franco destino’. Le 95 mila imprese logistiche che operano in Italia sono le braccia, le gambe e la mente del nostro import ed export. Solo facendo crescere il comparto tutto, attraverso campioni nazionali e un tessuto più forte di Pmi, l’Italia potrà giocare un ruolo davvero forte e autonomo sui mercati globali. Si pensi alla Germania […] Il primato logistico europeo e globale, di quel Paese, non è casuale. E non è fatto solo di ottime infrastrutture, vedi i porti di Amburgo e Brema, ma anche di grandi imprese tedesche multinazionali che sostengono legittimamente gli interessi dell’economia tedesca nel mondo. E che sono a loro volta considerate da quel Governo come patrimonio e asset strategico nazionale. Discorso simile potrei fare per Francia o Svizzera, per non parlare della Cina. Attorno a questi due temi, infrastrutture e profilo industriale del settore, avvieremo il confronto con il Governo”.
3 giugno 2020
Tornano liberi gli spostamenti tra Regioni: è possibile spostarsi tra Regioni diverse per qualsiasi motivo, senza necessità di autocertificazioni.
Estero: consentiti gli spostamenti con i Paesi dell’Ue e all’interno dell’area Schengen (quindi Unione Europea più: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera). Ammessi spostamenti nel Regno Unito, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Città del Vaticano.
Non tutti i Paesi europei però riaprono effettivamente le frontiere da subito (come l’Austria, che aspetta il 15 giugno) o le riaprono con obbligo di quarantena per chi arriva da specifiche zone (come la Grecia con il Nord Italia).
Chi arriva in Italia dall’estero non ha più obbligo di quarantena.
Restano gli obblighi del distanziamento e dell’uso della mascherina; inoltre può essere vietato l’accesso ai luoghi chiusi alle persone che risultano avere una temperatura superiore ai 37,5 gradi.
21 maggio 2020
Il Premier Conte interviene con una nuova Informativa alla Camera sulla Fase 2 e parla di:
- sperimentazione dell’app Immuni
- richiesta alle banche di un maggiore sforzo
- vacanze (consigliate in Italia)
- nuove riforme tra semplificazione della macchina burocratica e rivoluzione culturale nelle pubbliche amministrazioni.
20 maggio 2020
Il Decreto Rilancio viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale
18 maggio 2020
Riaprono anche il commercio al dettaglio e le attività di somministrazione cibo e bevande: via libera quindi a negozi (di tutti i tipi), bar, ristoranti… e servizi alla persona.
Prossima la riapertura anche per palestre, cinema e centri estivi per i ragazzi.
Bisogna attendere ancora per gli spostamenti tra regioni e stati.
La nuova fase 2 è regolamentata dal DPCM del 17 maggio e i suoi allegati.
Vedi anche il Decreto Rilancio.
6 maggio 2020
L’autotrasporto richiede misure urgenti
In una lettera inviata alla De Micheli, Unatras chiede al ministro delle infrastrutture e dei trasporti, provvedimenti urgenti a sostegno del comparto.
Costi di gestione, mancati pagamenti, riduzione degli incassi pesano a tal punto che, se non si interviene tempestivamente, i medi e piccoli operatori del settore rischiano di scomparire.
A tal proposito, per ovviare al momento di grande preoccupazione, Unatras chiede nella missiva:
– tempi di pagamento adeguati
– liquidità immediata
– posticipo pagamento dei pedaggi
– rimborso delle accise
– proroga del premio assicurativo dei veicoli
– abbattimento dei costi per insularitá (tratte da/per le isole, come Sardegna e Sicilia).
4 maggio 2020
Inizia la fase 2. Vedi tutte le disposizioni.
26 aprile 2020
Il 4 maggio inizia la fase 2. Il Premier Conte anticipa:
- mascherine obbligatorie per tutti, si lavora al prezzo fisso (circa 0,50 €) esenti iva
- possibilità di muoversi all’interno della Regione per motivi comprovati di lavoro o urgenza
- aperture nel rispetto dei protocolli di sicurezza negli ambienti di lavoro, nei trasporti e nei cantieri:
4 maggio apertura commercio all’ingrosso, comparto manifatturiero, edilizia e cantieri
18 maggio apertura commercio al dettaglio
1 giugno apertura bar, ristorzione, estetica, parrucchieri
- Ammesse attività motorie individuali
- Aiuti: dall’Europa di al Recovery Found
Le Regioni sono chiamate a monitorare contagi e situazione sanitaria. Non si esclude la possibilità di tornare al lockdown in aree circoscritte, in caso di nuovo aumento dei contagi.
10 aprile 2020
Chiusura prorogata fino al 3 maggio. Prevista qualche deroga per negozi di articoli per bambini, cartolerie, attività di silvicoltura…
Il Premier Conte chiede alle imprese di mettere in sicurezza i luoghi di lavoro per la ripartenza (sanificazioni, distanziamento sociale, dpi).
Annunciata anche la creazione di una nascerà una task force di economisti, giuristi, scienziati e sociologi per guidare la ricostruzione del Paese.
10 aprile 2020
Conftrasporto-Confcommercio lancia un nuovo appello. Il presidente Paolo Uggè ha espresso soddisfazione per le risorse messe a disposizione con l’ultimo decreto per le aziende, ma definisce “micidiale” il rischio di vederne crollare l’efficacia sotto il peso del tempo che passa.
“Fate presto, qui si rischia di non risolvere i problemi della gente e delle imprese – avverte Uggè – La liquidità necessaria dev’essere messa a disposizione subito, se non si vuole che le attività, soprattutto quelle medio-piccole, chiudano per sempre. Le misure messe in campo da Germania e Svizzera sono le stesse che Conftrasporto invoca da giorni, inascolata dal nostro esecutivo”.
7 aprile 2020
Nuova proroga alla sospensione del divieto di circolazione dei mezzi pesanti. Grazie al decreto firmato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, potranno circolare anche durante le festività pasquali, da venerdì 10 a martedì 14 aprile. La proroga avrà validità sulle strade extraurbane per i mezzi adibiti al trasporto cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 7,5 tonnellate. Confermata anche la sospensione del divieto per i servizi di trasporto merci internazionale.
6 aprile 2020
Con il nuovo decreto liquidità il governo ha messo a disposizione 400 miliardi di euro per le imprese. Le misure adottate prevedono garanzie da parte dello Stato per un totale circa di 200 miliardi di euro e altri 200 miliardi sono destinati all’export QUI TUTTI I DETTAGLI
1 aprile 2020
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato un nuovo decreto che dispone il prolungamento delle misure restrittive fino al 13 aprile 2020 che conferma gli annunci fatti in mattinata. Vedi qui l’approfondimento.
26 marzo 2020
Un nuovo decreto introduce variazioni alla lista dei codici Ateco per le aziende che devono o non devono osservare la chiusura come misura per di contenimento del contagio.
Vedi qui l’approfondimento.
25 marzo 2020
Nota congiunta delle associazioni europee del settore trasporti
Il settore dei trasporti ha un ruolo cruciale da svolgere nella fornitura di beni primari utili al superamento di questa crisi. Lo sanno bene le associazioni europee di settore che hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta al fine di dare il giusto peso, nello scenario attuale a: trasporti, operatori, gestori dell’infrastruttura, fornitori di servizi logistici, caricatori, utenti, fornitori di attrezzature nel settore portuale, marittimo, delle strade, ferrovie, dei settori sciistico, aeronautico e intermodale. Nella nota, si richiede di evidenziare il ruolo chiave che i trasporti e la logistica e tutta la catena di approvvigionamento, ricoprono in questo momento critico, consentendo la continuità dei servizi e la circolazione delle merci.
Un ruolo vitale, il loro, nel sostenere le misure e le azioni intraprese sia a livello nazionale che europeo per contenere la diffusione del Covid-19. “Oggi più che mai – si legge nel documento -, è importante proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori dei trasporti mediante DPI”.
Le associazioni invitano così i responsabili politici ad assistere il settore dei trasporti nel garantire una connettività futura per merci e passeggeri, “rivitalizzando le arterie del mercato interno appena la crisi sarà superata”.
24 marzo 2020
Il MIT dispone proroghe ad alcune importanti scadenze legate e formalità e documenti necessari alle attività di guida e trasporto. Vedi qui il documento ufficiale.
22 marzo 2020
Non è più possibile uscire dal comune in cui ci si trova: divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui si trovano, salvo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.
22 marzo 2020
Un nuovo decreto impone la chiusura delle attività non strettamente necessaria, cruciale, indispensabile a garantire beni e servizi essenziali. Qui l’approfondimento.
20 marzo 2020
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha firmato un’ordinanza con nuove misure restrittive, tra cui il divieto di passeggiare oltre i 200 metri dalla propria abitazione. Qui tutte le novità previste dall’ordinanza che riguarda il Veneto
18 marzo 2020
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha chiesto al consiglio europeo dei trasporti misure omogenee per favorire il movimento delle merci nei settori autotrasporto, marittimo e aereo. Leggi l’articolo
16 marzo 2020
Entra in vigore il nuovo maxi decreto che definisce le misure che saranno adottate a sostegno di imprese e lavoratori per affrontare le conseguenze economiche dell’emergenza Coronavirus. Tutte le misure qui
14 marzo 2020
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha firmato il decreto che prevede la sospensione dei collegamenti e dei trasporti ordinari delle persone da e per la Sicilia. Regolare, invece, il trasporto merci. Le persone possono viaggiare su navi adibite al trasporto merci esclusivamente per dimostrate ed improrogabili esigenze, previa autorizzazione del presidente della Regione.
14 marzo 2020
“L’autotrasporto italiano rischia un fermo tecnico. Un blocco nella mobilità delle merci da e per tutte le destinazioni del Paese. Nelle ultime ore, già circa il 25%, ovvero un camion su quattro, della flotta italiana di mezzi pesanti è ferma nel piazzali”.
Trasportounito lancia l’allarme per le crescenti complicazioni che non consentono il regolare svolgimento delle attività.
“Molti conducenti si rifiutano di eseguire i servizi sia per timore dei contagi, sia per la scarsa disponibilità dei necessari servizi di base per i conducenti”.
13 marzo 2020
Germania – Baviera, Saarland, Bassa Sassonia, Brema, Amburgo e Berlino… sempre più stati federali chiudono scuole e asili nido. Si parla di chiusura fino alla fine delle vacanze di Pasqua (20 aprile). Si annunciano anche divieti di visite in ospedali, case di cura, case per anziani e strutture per disabili.
12 marzo 2020
Scioperi in Piemonte, Lombardia e Puglia: Fim, Fiom, Uilm pensano sia doverosa la sosta anche per le imprese metalmeccaniche, fino a domenica 22 marzo. Lo sciopero consentirà di effettuare procedure di sanificazione e riorganizzazione in sicurezza di tutti i luoghi di lavoro.
12 marzo 2020
Claudio Villa, Presidente del gruppo Federtrasporti si esprime sul lavoro dell’autotrasporto che in queste giornate è fondamentale: “Siamo una società basata sul trasporto. Possiamo rallentare, evitare spostamenti, lavorare da casa e chiudere attività ma non possiamo fare a meno del trasporto. Tutti ringraziano i sanitari per l’immenso sacrificio impagabile, com’è giusto che sia. Ma bisognerebbe ringraziare anche gli uomini al servizio del trasporto sottolineando l’essenzialità di ciò che fanno, anche in casi di emergenza come questo. Grazie quindi agli uomini dell’autotrasporto che non fanno mancare medicinali, macchinario alimentari e beni di prima necessità. Sono orgoglioso di appartenere a una così utile categoria”.
12 marzo 2020
Confindustria chiede al Governo e alla Commissione europea di intervenire sulla situazione al Brennero esortando il governo austriaco a far cessare il blocco dei transiti stradali di merci. Secondo l’Associazione infatti le misure di prevenzione messe in atto dal governo regionale del Tirolo, sostenute anche dal governo federale austriaco, starebbero vanificando gli sforzi delle imprese italiane volti ad evitare il blocco dell’economia.
12 marzo 2020
Chiusi tutti gli esercizi commerciali, tranne alimentari e farmacie.
Leggi qui l’approfondimento -> Coronavirus, nuove restrizioni in tutta Italia: chiusi ristoranti, negozi e bar
11 marzo 2020
L’OMS dichiara pandemia.
11 marzo 2020
Il Consiglio dei Ministri porta a 25 miliardi di euro lo stanziamento per far fronte alla situazione straordinaria del Paese. Sostegno al lavoro in primo piano.
Leggi qui l’approfondimento -> Coronavirus: il governo stanzia 25 miliardi
10 marzo 2020
Conftrasporto si dichiara disponibile a distribuire mascherine a tutte le imprese di trasporti e gli autisti che ne dovessero avere bisogno per svolgere in sicurezza le proprie mansioni. La distribuzione verrà effettuata attraverso le sedi territoriali della Fai (la Federazione degli autotrasportatori italiani).
10 marzo 2020
Tutta Italia è zona rossa. Leggi qui l’approfondimento con tutte le disposizioni.
9 marzo 2020
Assolombarda ha cercato di chiarire il Decreto dando qualche consiglio alle imprese. Ad esempio ha spiegato che gli autisti che trasportano la merce all’interno delle zone controllate, non possano scendere dai mezzi, devono essere muniti di mascherine e guanti monouso e, se le procedure di carico/scarico impongono il loro intervento, devono mantenere la distanza di sicurezza di un metro. Inoltre la documentazione di trasporto deve essere trasmessa in via telematica.
9 marzo 2020
Nuove restrizioni. Diventano zone rosse: l’intera regione Lombardia, le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia. Ma il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa, quindi le merci possono entrare ed uscire dai territori interessati.
4 marzo 2020
Approvato un nuovo decreto con limitazioni dei servizi di trasporto merci e di persone.
27 febbraio 2020
Arrivano i primi provvedimenti per il contenimento del contagio, Anima Confindustria dirama alcuni consigli alle aziende: Coronavirus: 6 consigli di Anima Confindustria per l’emergenza in azienda